Cantine Soligo ristruttura il suo posizionamento a partire da una metafora semplice ma efficace che gioca creativamente con la sinestesia: questo vino è come musica per il palato. Si decide quindi di indagare tutte le intersezioni possibili che mettano insieme questi due campi. Il risultato è una serie di headline che mettono insieme le categorie della musica con quelle del gusto: così le bottiglie diventano concerti di gusto, ciascun acino una nota, ogni grappolo una voce, i colli del Soligo sono ormai il timbro inconfondibile di un marchio.