
Perenz
NAMING PRODOTTO E CONCEPT CATALOGO
Marta Zacchigna Copywriter / Testi naming e concept per cataloghi aziendali
CHIEDERE A GOOGLE, INTERROGARE SE STESSI.
L’idea ha natura squisitamente umana. Nessun algoritmo potrà mai essere generativo, avere un’intuizione illuminante o, in un momento di distrazione, produrre un nuovo collegamento.
Restare umani in ambiente digitale significa accogliere ogni volta, per ogni nuovo progetto, la sfida dell’idea. Per fare questo è necessario coltivare costantemente nuove visioni caleidoscopiche e allenarsi ai pensieri laterali perché la creatività è una competenza multidisciplinare: si impara scrivendo, leggendo ma anche andando al cinema, viaggiando, praticando yoga, ascoltando musica, conoscendo nuove persone, approfondendo gli argomenti più disparati.
Restare umani significa partecipare al mondo contemporaneo, interpretarne la complessità, i rapidi cambiamenti. Solo mantenendo uno spirito curioso, libero, empatico è possibile liberarsi dalle sovrastrutture dominanti del linguaggio e del pensiero e produrre il nuovo, l’inedito, il sorprendente.
A interrogarsi sul perché delle cose (reazioni, trend, comportamenti) sarà sempre l’uomo, non i big data.
LINGUAGGI NATURALI IN AMBIENTE DIGITALE.
Il web non è solo un mondo sovrabbondante di contenuti ma anche un ambiente fluido e dinamico. Ogni brand può trovare la sua rilevanza solo se ha lavorato profondamente sulla sua identità e sui suoi valori.
Digitale oggi vuol dire comunicare concetti profondi, duraturi e differenzianti, occuparsi degli insight emozionali che muovono la domanda di quel prodotto o servizio, produrre contenuti coerenti, rilevanti e declinabili che possano raggiungere il pubblico di riferimento in modo intuitivo, originale e subito chiaro.
Una nuova comunicazione ecologica è in grado di aggiungere all’estetica un’ etica, un’onestà intellettuale, che sappia parlare alle persone e alle loro community di appartenenza, prima che ai “potenziali clienti”.
Un digitale “naturale” inizia dai bisogni dell’umano e considera i numeri nella misura in cui possono generare nuove letture. Ogni singola azione comunicativa deve essere convalidata a livello strategico per parlare con un linguaggio adeguato, mirato, preciso.
UN UMANISTA NON SI FA IN DUE MINUTI.
La qualità della scrittura è sempre direttamente proporzionale alla qualità del pensiero: per pensare (e quindi scrivere) chiaramente bisogna saper ascoltare, leggere, confrontare, interpretare, trovare e distinguere le fonti, farsi domande.
Ma non basta: la creatività è sopratutto un allenamento costante alla narrazione che non si nutre solo di fantasia ma anche di cultura e conoscenza.
Il pensiero creativo contemporaneo non può più prescindere da una competenza profonda, trasversale e strategica che sa tenere insieme la dimensione creativa e quella analitica, considerare la longevità dell’idea ma anche il dinamismo delle piattaforme, l’accuratezza del design ma anche la funzionalità dei nuovi ambienti digitali, l’organizzazione dei contenuti ma al contempo l’esperienza utente.
Spingersi oltre, essere pronti a uscire dai condizionamenti del “è così che si fa”, restare permeabili al mondo, ai suoi cambiamenti, a volte inaspettati. Questa è l’attitudine ormai imprescindibile del creativo di nuova generazione.